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Gravidanza: quando arriva la montata lattea?

quando arriva la montata lattea?

La gravidanza è un periodo straordinario nella vita di una donna, caratterizzato da numerosi cambiamenti nel corpo. Uno dei momenti cruciali che segue la nascita del bambino è l’inizio dell’allattamento e molte mamme si chiedono: quando attiva la montata lattea? Si tratta di un processo fisiologico che prepara il corpo per l’allattamento del neonato. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sulla montata lattea, compreso il momento in cui si verifica e come riconoscerla.

Che cos’è la montata lattea?

Prima di chiarire quando arriva la montata lattea, vediamo più da vicino di cosa si tratta. La montata lattea è uno dei segnali che il corpo di una donna sta preparandosi per l’allattamento del suo futuro bambino. È un processo affascinante e importante che coinvolge cambiamenti ormonali e fisiologici.

La lattazione è un processo fisiologico che inizia molto prima che il neonato si attacchi al seno subito dopo la nascita. Durante le diverse fasi della vita femminile, come la pubertà, la gravidanza e l’allattamento, il seno subisce cambiamenti significativi nella sua composizione, dimensioni e forma. Questi cambiamenti sono guidati da complesse fluttuazioni ormonali che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il successo dell’allattamento al seno.

La montata lattea vera e propria però rappresenta l’inizio della produzione di latte materno da parte delle ghiandole mammarie di una donna. Questo processo avviene dopo il parto, quando il seno inizia a produrre  il colostro, una sostanza lattiginosa altamente nutritiva e ricca di anticorpi essenziali, di solito di colore giallo pallido e prodotto in piccole quantità. È il primo alimento che il neonato riceverà dopo la nascita, formulato dalla natura come nutrimento ottimale durante i primi giorni di vita.

Quando arriva la montata lattea
Quando arriva la montata lattea? Il latte materno si forma dopo il parto e attraversa tre fasi: colostro, latte di transizione e latte maturo

Quando arriva la montata lattea?

La domanda principale che molte donne in gravidanza si pongono è: “quando arriva la montata lattea?”. Una risposta univoca non è facile da dare, poiché il momento può variare da donna a donna. Ciò che è certo è che si tratta di un evento che segue sempre il parto e ha delle fasi: come abbiamo visto, inizia con la fuoriuscita di colostro e continua con la formazione del latte di transizione, che in genere inizia dopo tre-quattro giorni.

Successivamente, nell’arco di 10-15 giorni si completa la formazione del latte maturo (la lattogenesi) che cambia colore, composizione e arriva in maggiori quantità per rispondere ai bisogni del bambino. Tuttavia, il momento esatto può variare considerevolmente a seconda di diversi fattori e della predisposizione personale.

Come faccio a capire se è arrivata?

Anche riconoscere l’arrivo della montata lattea può essere un po’ complicato poiché i sintomi possono variare da persona a persona. Alcuni segni comuni includono il gonfiore e la sensibilità dei seni, così come una sensazione di tensione. Talvolta, le areole (la zona scura intorno ai capezzoli) possono diventare più scure e più grandi. Inoltre, molte mamme riferiscono una sensazione di calore molto forte, che attraversa i seni.

Alcune donne sperimentano anche qualche disagio, come dolore al seno e persino un rialzo della temperatura. Un metodo naturale per aiutare un seno dolorante sono gli impacchi caldo-umidi, che possono offrire sollievo e coadiuvare lo svuotamento del seno, oppure dei massaggi specifici pensati per stimolare i dotti lattiferi. Anche la tipologia di montata lattea può variare molto, alcune donne sperimentano un flusso di latte intenso e copioso sin da subito, altre sembra che ne producano di meno, ma entrambe le condizioni sono assolutamente normali. La transizione del latte può avvenire infine, anche in maniera del tutto asintomatica, senza che la mamma si accorga del cambiamento.

Quando arriva la montata lattea
Quando arriva la montata lattea? Ogni donna sperimenta tempistiche diverse, di solito arriva nei primi giorni che seguono il parto

Quando inizia a venire il latte al seno?

Dopo la montata lattea, il corpo continua a prepararsi per l’allattamento. Il vero latte materno inizia a venire dopo il parto, solitamente entro i primi giorni. Questo latte è diverso dal colostro e ha una maggiore quantità di grassi, zuccheri e calorie per soddisfare le esigenze di crescita del neonato. Non esistono rimedi che possano far aumentare il latte o far arrivare prima la montata lattea, l’unica cosa che ha un ruolo nella produzione di latte è la suzione del bambino.

Maggiore sarà la suzione, maggiore sarà la produzione di latte, che si modula a seconda delle esigenze del neonato. Il meccanismo alla base è l’aumento della prolattina (ormone ipofisario), stimolato dalla suzione del capezzolo.

In molti casi, si tende a pensare erroneamente di non produrre latte a sufficienza. Questo può accadere solo in rarissimi casi legati a specifiche patologie, ma in condizioni normali, tutte le mamme possono produrre latte a sufficienza.

Montata lattea non arriva, che fare?

Se la montata lattea sembra non arrivare o se si sospetta di non riuscire ad allattare, è importante consultare tempestivamente il proprio medico o un consulente per l’allattamento. I primi giorni sono cruciali per un corretto avvio dell’allattamento e potrebbero essere necessarie alcune valutazioni per determinare se ci sono problemi sottostanti. Oppure, un sostegno aggiuntivo per stimolare la produzione di latte. Nella maggior parte dei casi, la problematica riguarda un attacco al seno non corretto.

L’allattamento, per quanto fisiologico, può nascondere numerose difficoltà per la mamma e il bambino che si approcciano per la prima volta a questa pratica. La forma dei capezzoli, l’anatomia della bocca del neonato, la posizione, tra le altre cose, possono rendere la suzione difficoltosa e meno performante, diminuendo di conseguenza l’afflusso di latte. Affidarsi a un consulente per l’allattamento o a un’ostetrica specializzata, per imparare le tecniche giuste e valutare l’attacco, può essere risolutivo per le mamme che hanno maggiore difficoltà ad avviare un allattamento sereno.

Quando arriva la montata lattea
Quando arriva la montata lattea? Se il latte tarda ad arrivare è necessario contattare tempestivamente un consulente per l’allattamento

Cosa mangiare per far arrivare la montata lattea?

L’alimentazione gioca un ruolo importante nella preparazione del corpo per la montata lattea. Le donne in gravidanza dovrebbero assicurarsi di seguire una dieta equilibrata, ricca di proteine, calcio, ferro e vitamine essenziali. Bere molta acqua è anche fondamentale per mantenere il corpo idratato e favorire la produzione di latte. Alcuni cibi noti per aiutare la produzione di latte includono l’avena, il fieno greco, le noci e le mandorle. Talvolta il curante può suggerire l’uso di integratori per l’allattamento o per il post parto. Tuttavia, se la mamma segue un’alimentazione sana e bilanciata e si mantiene correttamente idratata, non avrà bisogno di alcuna integrazione.

Quando arriva la montata lattea: cosa fare

Una volta che la montata lattea è iniziata, può essere utile prepararsi per affrontare serenamente l’allattamento. Questo può includere l’acquisto di un reggiseno per l’allattamento, assicurarsi un adeguato riposo, dedicarsi all’apprendimento delle posizioni di allattamento e mantenersi in contatto con professionisti sanitari o consulenti specializzati, che monitorino i progressi. Una volta avviato correttamente, l’allattamento proseguirà in modo ogni giorno più semplice e naturale. L’inizio dell’allattamento può essere molto sfidante per alcune mamme, è importante cercare immediatamente aiuto se si hanno dubbi o difficoltà.

Come evitare la montata lattea

Se ti stai chiedendo quando arriva la montata lattea perché non vuoi o non puoi allattare, sappi che è possibile anche evitarla. Per prevenire la montata lattea durante i primi giorni dopo il parto, è consigliabile astenersi da massaggi o applicazioni di calore umido al seno, nonché da qualsiasi tipo di stimolo significativo. Se per ragioni mediche o personali è necessario sopprimere la lattazione, è possibile che un professionista prescriva anche una terapia farmacologica mirata a inibire questo processo fisiologico.

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